I Luoghi della Storia: architettura e monumenti - Comune di Sogliano al Rubicone (FC)

Scopri Sogliano | I Luoghi della Storia: architettura e monumenti - Comune di Sogliano al Rubicone (FC)

LUOGHI DELLA STORIA: ARCHITETTURA E MONUMENTI

 

LUOGHI DI CULTO:

  • ABBAZIA BENEDETTINA DI SAN LEONARDO – MONTETIFFI
  • CHIESA DEL SUFFRAGIO E TORRE CIVICA - SOGLIANO AL RUBICONE
  • CHIESA DELLA NATIVITA’ DI MARIA – PIETRA DELL’USO
  • CHIESA DI SAN BENEDETTO – VERNANO
  • CHIESA DI SAN LORENZO MARTIRE – MONTEPETRA
  • CHIESA DI SAN LORENZO MARTIRE – SOGLIANO AL RUBICONE
  • CHIESA DI SANTA MARIA RIOPETRA - RIOPETRA
  • MONASTERO DI SANTA MARIA DELLA VITA - SOGLIANO AL RUBICONE
  • ORATORIO  SAN FRANCESCO DI PAOLA - SOGLIANO AL RUBICONE
  • PIEVE DI SANTO STEFANO IN MUROLO - MONTEGELLI

 

ARCHITETTURA E MONUMENTI :

  • EX CASA DEL FASCIO - SOGLIANO AL RUBICONE
  • FONTANA DELLE FARFALLE di TONINO GUERRA - SOGLIANO AL RUBICONE
  • LAVATOIO DI MONTEPETRA - MONTEPETRA
  • LAVATOIO DI SOGLIANO CAPOLUOGO
  • MONUMENTO AI CADUTI - SOGLIANO AL RUBICONE
  • PALAZZO DAVID - SOGLIANO AL RUBICONE
  • PALAZZO MARCOSANTI-RIPA - SOGLIANO AL RUBICONE
  • PALAZZO MARIANI - SOGLIANO AL RUBICONE
  • PALAZZO NARDINI - SOGLIANO AL RUBICONE
  • PONTE ROMANICO - MONTETIFFI
  • ANTICA GHIACCIAIA - SOGLIANO AL RUBICONE

 

 

ABBAZIA BENEDETTINA DI SAN LEONARDO – MONTETIFFI

Sulla sommità della rupe è collocata l’antica Abbazia Benedettina di San Leonardo, uno dei monumenti romanici più importanti dell’Emilia-Romagna per antichità e conservazione. Fu costruita in pietra concia a metà dell’XI secolo dai montetiffesi e donata ai monaci di San Benedetto, che qui vissero seguendo il motto “Ora et labora”. Dell’antico complesso conventuale oggi rimane la chiesa affiancata da una massiccia torre campanaria,  alta 21 metri. L’atrio d’ingresso, che conserva il primitivo disegno a volta, ospita un fonte battesimale del secolo XVII.  L’interno è ricco di opere d’arte: si possono osservare in una nicchia e nella sacrestia del presbiterio importanti affreschi di scuola trecentesca (raffiguranti i santi Leonardo, patrono del paese, vestito in dalmatica, Benedetto, patrono dell'ordine dei benedettini, Giovanni Battista, Giuditta e Scolastica), mentre in un’altra nicchia è conservato l’antico stipite dell’altare (1120); sono presenti anche interessanti epigrafi del XIV secolo. Da tutt’intorno alla Chiesa si può ammirare un vasto e piacevole paesaggio, come ad esempio la particolare conformazione rocciosa del Monte Aquilone (Perticara).

 

CHIESA DEL SUFFRAGIO E TORRE CIVICA - SOGLIANO AL RUBICONE

In Piazza G. Mazzini, su iniziativa della Compagnia del Suffragio, intorno al 1679 fu costruita questa chiesa dall’ingresso a bussola, con ancona originale in legno, così come la balaustra dell’organo. All’interno si possono ammirare notevoli opere artistiche: “Il Battesimo di Cristo”, dipinto ad olio su tela, raffigurante Gesù e Giovanni Battista, attribuibile alla scuola del Guercino; una tela anonima anteriore al 1520 rappresentante la “Madonna della Spasimo”, col Cristo deposto sopra il sepolcro, Maria Cleofe, Maria Marta e, più avanti, Maddalena (è il quadro più antico di Sogliano); la “Statua della Madonna del Carmelo”; un crocifisso in legno di bellissima fattura, risalente al XVIII secolo; “La sacra famiglia con le anime purganti”, risalente alla metà del secolo XVIII, racchiusa da una cornice in legno dorato; un Paliotto d’altare in scagliola policroma raffigurante le anime del purgatorio, datato 1713, di arte romagnola (opera di scagliolisti di scuola verucchiese); la “Madonna delle Vigne”, pala d’altare di artista anonimo, datata 1575, raffigurante i santi Macario (il mendicante con la bisaccia) e Rocco (il pellegrino col bordone); una coppia di cassapanche in legno dipinto risalenti al XIX secolo. L’annessa Torre Civica che svetta sul paese risale al  1867.

 

CHIESA DELLA NATIVITA’ DI MARIA – PIETRA DELL’USO

Il nucleo rurale Pietra dell’Uso (Castrum Petrae Bizingorum) in parte abbandonato, è arroccato su un acuto scoglio presso una strettoia del torrente, che presenta tracce dell’antico castello. La chiesa si trova sulla sua sommità; la sua origine si colloca probabilmente nel Medioevo, mentre il campanile è del secolo XVIII. Attiva come chiesa parrocchiale fino agli anni Sessanta, è caduta in disuso a causa dello spopolamento.

 

CHIESA DI SAN BENEDETTO – VERNANO

In località Vernano vi è questo piccolo monumento religioso di origine medioevale, risalente al secolo XII; costruito in pietra concia, ha un caratteristico abside circolare. La costruzione nella parte anteriore ha una stanza che un tempo era adibita a colombaia. La Chiesa di Vernano è vigilata da due gigantesche querce secolari.

 

CHIESA DI SAN LORENZO MARTIRE – MONTEPETRA

La chiesa, di epoca rinascimentale (XV secolo), si trova nella frazione di Montepetra; nel 1842 ne fu eseguita una sostanziale ricostruzione. Annesso alla chiesa è il campanile a torre. All’interno della chiesa si trovano tre pale d’altare di particolare valore storico ed artistico: Pala raffigurante la “Madonna del Rosario” di Nicola Versari (1658); Pala di “San Lorenzo” attribuita a Nicola Versari (1658); Pala raffigurante la “Madonna del Carmine” di Angelo Trevisani (1845). Vi è inoltre una quarta opera pittorica, in stile  neoclassico, posta sull’altare di sinistra e raffigurante la “Madonna col Bambino”, di anonimo, probabilmente risalente agli inizi dell’Ottocento. Da segnalare il pregevole fonte battesimale, realizzato nel 1495 e considerato un piccolo gioiello della scultura rinascimentale.

 

CHIESA DI SAN LORENZO MARTIRE – SOGLIANO AL RUBICONE

La chiesa attuale (in Via Cavour) fu ricostruita negli anni dal 1789 al 1819, in gran parte sui resti di una chiesa più antica, di cui si hanno testimonianze risalenti al 1144. La parrocchia venne scelta da alcuni Malatesta come luogo di loro sepoltura. Al suo interno, sotto il pavimento, sono conservati i resti di una sorella di Giovanni Pascoli, Carolina. Nella prima cappella a destra vi sono le epigrafi di due illustri soglianesi: una del poeta Lorenzo Frizzolio (1532-1597) e l’altra a memoria di Mons.  Michele Rubertini (1885-1978).

 

CHIESA DI SANTA MARIA RIOPETRA - RIOPETRA

Fu costruita nel 1789 da Don G. Ricci con annessa casa parrocchiale. Nel 1905 Don G. Ceroni prolungò la Chiesa ornandola di una degna facciata, che è quella visibile ancora oggi, con la solenne gradinata di accesso e una bifora sopra il portone. Nel 1939 i parrocchiani e il parroco Don Guido Nucci sistemarono completamente la Chiesa, dotandola di nuovi altari e di una sagrestia. Al suo interno si possono ammirare uno splendido organo del Settecento, recentemente restaurato, di stile tipicamente rurale, ed una sala adibita a museo in cui sono conservati documenti, lettere e foto di Don Onofri, nato a S. Maria Riopetra, segretario del noto compositore di musica sacra Monsignor Lorenzo Perosi (1872-1956).

 

MONASTERO DI SANTA MARIA DELLA VITA - SOGLIANO AL RUBICONE

Fondato come Convento delle Monache Agostiniane nel 1824 da don Paolo Mariani, è visitabile solo nella parte relativa alla chiesetta della Madonna dello Spasimo, risalente ai primi anni del 1500 e voluta da Ramberto Malatesta. Le Agostiniane vi rimasero fino ai primi anni ’90. Fondarono un educandato per fanciulle ricche, in cui studiarono e vissero, dal 1874 al 1882,  anche le sorelle di Giovanni Pascoli, Ida e Maria. Il monastero ebbe grande influenza sulla poesia del poeta romagnolo, che gli dedicò varie opere. Attualmente nell’annessa foresteria viene offerto un servizio di ospitalità per gruppi di pellegrini e turisti in cerca di un luogo di silenzio e di pace.

 

ORATORIO  SAN FRANCESCO DI PAOLA - SOGLIANO AL RUBICONE

Pregevole esempio di architettura religiosa del XVIII secolo. Il piccolo oratorio è stato edificato per volontà di Antonio Maria Marcosanti nel 1748 in aderenza all’attiguo Palazzo Nardini. L’interno, a pianta rettangolare, è coperto da una volta a botte e da una volta a vela ellittica. L’altare, realizzato nel 1840 è posto in corrispondenza del presbiterio.

 

PIEVE DI SANTO STEFANO IN MUROLO - MONTEGELLI

Collocata nella frazione di Montegelli (che significa “piccolo monte”), è una chiesa in stile romanico, risalente al XII secolo. Nel tempo ha subito numerosi mutamenti. La stessa facciata è stata rifatta ex novo nel 1913. L’armonia fra antico e moderno dà alla pieve un aspetto maestoso e signorile. Da notare al suo interno una vasca battesimale in pietra istriana risalente al secolo XVI, un dipinto raffigurante il “Martirio di Santo Stefano” di Vincenzo Lasagni (sec. XIX), un affresco contenuto nel catino dell’abside, riproducente la Vergine Assunta che viene incoronata da Cristo e dal Padre Eterno e, infine, la Grotta di Lourdes, fedele ricostruzione di quella originale, inserita in un’ala dell’edificio e datata 1930. Il campanile, costruito nel XIX secolo, è impreziosito da una pregevole campana del XV secolo. Si tratta di un campanone proveniente dall’antico castello, installato sulla torre civica, il cui valore intrinseco deriva dall’anno di fusione (1450) e dalla lega usata, in cui è presente una notevole quantità di argento; pesa circa 450 kg. Durante la seconda guerra mondiale rischiò di finire come le altre campane, fuso per farne cannoni ma, tambureggiato a lungo con micidiali colpi di mazza, resistette sino a togliere ogni velleità ai suoi assalitori, che se ne andarono desistendo dal loro intento.

 

EX CASA DEL FASCIO - SOGLIANO AL RUBICONE

In Piazza G. Matteotti si può ammirare l’ex Casa del Fascio, dal peculiare stile architettonico, progettata nel 1941 dall’architetto bolognese Luigi Giordani su interessamento dello stesso Mussolini. La facciata si presenta sfalsata, col lato sinistro più sporgente rispetto a quello di destra. Tutta la facciata presenta metope su cui sono disposti aquilotti scolpiti. Un’altra aquila, raffigurata frontalmente ad ali aperte, troneggia sul terrazzino di rappresentanza.

 

FONTANA DELLE FARFALLE di TONINO GUERRA - SOGLIANO AL RUBICONE

La pregevole opera Fontana delle Farfalle (in p.za G. Matteotti) è stata ideata dall’artista Tonino Guerra e inaugurata nel 2003. È divenuta uno dei simboli di Sogliano;  rappresenta un grido contro l’orrore della guerra e un canto alla vita. In una vasca circolare di marmo nero è adagiata una farfalla in mosaico, sopra la quale si intrecciano getti d’acqua. “Sopra un tappeto, arrivato in Romagna dal deserto africano, alcune farfalle vogliono staccarsi e prendere il volo” - Tonino Guerra.

 

LAVATOIO DI MONTEPETRA - MONTEPETRA

Collocato lungo la provinciale che collega la frazione Montepetra Bassa a Perticara, il lavatoio costituisce un “luogo della memoria”, allo stesso modo di quello presente nel capoluogo. Oltre ad essere opere indispensabili alla vita delle generazioni che ci hanno preceduto, i lavatoi erano anche luoghi di ritrovo, di socializzazione, di scambio di notizie e chiacchiere. Attualmente, grazie anche alla piccola area di sosta adiacente, costituisce un punto di richiamo per brevi soste di cicloturisti in cerca di suggestivi scenari naturalistici.

 

LAVATOIO DI SOGLIANO CAPOLUOGO

Collocato lungo la centrale via E. Ricci del Capoluogo, il lavatoio rappresenta un vero e proprio “luogo della memoria” e come tale permette di conoscere com’era la vita in un tempo che tutto considerato non è neanche troppo lontano; un tempo che la storiografia contemporanea tende a riscoprire e che costituisce la base e la radice della crescita collettiva della comunità soglianese.

Dall’area circostante il lavatoio, si può intraprendere un suggestivo percorso pedonale che – attraverso il “Parco della Pace” – conduce al centro storico di Sogliano al Rubicone.

 

MONUMENTO AI CADUTI - SOGLIANO AL RUBICONE

Opera di Guerrino Bardeggia (1937-2004), artista poliedrico, che ha operato nella  pittura, nella scultura, nella grafica e nella ceramica. Nella sua carriera artistica ha allestito oltre cento mostre personali ed ha vinto circa 500 premi. Il monumento e l’area circostante, il Parco della Pace, nell’anno 2002 sono stati oggetto di interventi di recupero e rifunzionalizzazione.

 

PALAZZO DAVID - SOGLIANO AL RUBICONE

Questo antico palazzo guarda da un lato su Piazza della Repubblica e dall’altro in via XX Settembre; fu costruito nel 1796 ed è sempre appartenuto alla famiglia David. L’ultima discendente, figlia di Placido David (primo  podestà di Sogliano), ha recentemente ceduto l’immobile all’Amministrazione Comunale. Il palazzo deve la sua notorietà al fatto di aver ospitato il poeta Giovanni Pascoli, presso il cugino Emilio David, figlio della zia materna Rita Vincenzi David. Il poeta è ricordato nel suo affacciarsi fra i gerani del balconcino che dà su via XX Settembre. Le sorelle del Pascoli, Ida e Maria, hanno vissuto dal 1874 al 1882 nell’educandato annesso al Monastero delle Agostiniane.

L’edificio si articola su tre livelli fuori terra in Piazza della Repubblica, mentre in Via XX Settembre  su cinque. Si compone in totale di quattordici stanze. L’impianto settecentesco fu fortemente rimaneggiato negli anni Trenta, quando il fabbricato costituiva anche la residenza di rappresentanza del podestà. Fu adattato al gusto dell’epoca e dotato di alcuni comfort (primo impianto di riscaldamento a carbone del paese). Attualmente il palazzo ospita alcuni uffici comunali.

 

PALAZZO MARCOSANTI-RIPA - SOGLIANO AL RUBICONE

Il palazzo è divenuto, dopo una ristrutturazione, il Palazzo della Cultura. Nelle stanze al piano nobile del palazzo si trova una serie di affreschi che riproducono stoffe damascate, fiori, piante e personaggi mitologici. Di particolare rilievo il paesaggio notturno che riproduce Sogliano prima del 1912, nella sala rossa, e il rosone affrescato, nella sala blu. L’edificio ospita cinque interessanti mostre permanenti: Raccolta Veggiani, Collezione di Arte Povera, Museo Linea Christa, Museo Leonardo da Vinci e la Romagna, Museo del disco d’epoca.

 

PALAZZO MARIANI - SOGLIANO AL RUBICONE

Il palazzo Mariani, situato nella centrale Piazza della Repubblica, è l’attuale Residenza Municipale; risale al secolo XIX. Le iniziali “A.M.” in ferro battuto poste nella lunetta sovrastante il portone d’ingresso ricordano il nome dell’antico proprietario, Antonio Mariani.

All’interno, al primo piano, è posto lo stemma in marmo con il Leone di San Marco, fatto predisporre da Ramberto Malatesta agli inizi del secolo XVI, all’epoca in cui era pronto a sottomettersi alla Repubblica di Venezia che già aveva occupato Rimini e quasi tutti i paesi limitrofi. Sulle pareti della scalinata interna d’ingresso si possono osservare due lapidi: una posta a ricordo della peste che infuriava a Messina nell’anno 1743, l’altra, un’epigrafe di Sigismondo Pandolfo Malatesta, la quale così recita: “Sigismondo Pandolfo Malatesta figlio di Pandolfo. La torre di questa Rocca ed il circuito delle mura al comodo degli abitanti ed alla loro difesa e ai posteri curò l’erezione nel 1447”. Probabilmente in quel periodo la Rocca e le mura non esistevano oppure erano quasi distrutte. Lungo la scalinata vi è un’altra epigrafe, risalente al XVIII secolo, che ricorda l’apertura a Sogliano di una miniera di carbon fossile. Da notare gli affreschi di autore anonimo che si trovano nell’attuale ufficio del Sindaco.

 

PALAZZO NARDINI - SOGLIANO AL RUBICONE

Nel XV secolo venne costruito il cosiddetto Castelletto, dipendente dalla sovrastante Rocca Malatestiana. Questo era la sede del Banco della Ragione, ovvero del Tribunale di Giustizia civile e criminale e anche la sede dell'Ufficio dei Notai che erogava i vari atti giuridici. Il palazzo aveva annesso il titolo di Conte, destinato al suo legittimo proprietario. Fu uno degli ultimi conti a rendere la struttura nella sua forma attuale: il dottore in legge Antonio Maria Marcosanti, che ristrutturò il palazzo in forma sontuosa. Nel 1748 fece costruire, sul lato sinistro, un piccolo ma elegante oratorio dedicato a San Francesco di Paola. Quando il Conte Antonio Maria Marcosanti morì, il palazzo passò in eredità alla figlia, che sposò un Nardini di San Leo. Questo Nardini divenne così il proprietario dell'edificio, ereditando anche il suo titolo di conte. Il palazzo, nel 1789, fu sede di un'Accademia Scientifica e Letteraria. Nel sotterraneo del palazzo vi sono ancora cunicoli, grotte e oscuri corridoi che, insieme ai pochi resti del bastione del castello, rappresentano ciò che resta della rocca dei Malatesta di Sogliano.

 

PONTE ROMANICO - MONTETIFFI

Di epoca medievale (costruito probabilmente attorno al 1000) e realizzato in pietra concia, con arco a tutto sesto, è stato  restaurato nel 2005. Posto in località Montetiffi, era l’antico punto di collegamento tra le alte terre di Romagna ed il Montefeltro (serviva anche per il contrabbando di polvere da sparo e alcool). Accanto al ponte si tovano ancora i ruderi dell’antico Molino Tornani, costruito in arenaria locale. 

 

ANTICA GHIACCIAIA - SOGLIANO AL RUBICONE

Di costruzione settecentesca e recentemente recuperata, la ghiacciaia era un edificio interrato, all’interno del quale si riponevano gli alimenti e le merci che necessitavano dell’azione conservatrice del ghiaccio, che veniva gettato all’interno da una finestrella posta nella parte superiore della volta di chiusura. 

L’inerzia termica garantita dalla robustezza delle murature e dall’interramento stesso del locale contribuiva alla conservazione delle merci e al mantenimento della temperatura richiesta.

La ghiacciaia di Sogliano al Rubicone è una costruzione geometrica ellissoide, avente sviluppo circolare massimo (al centro dell’altezza) di circa m. 3.30 di raggio e un’altezza totale di circa m.7.56. fino alla calotta sferica di chiusura superiore. Circa al centro dello sviluppo in altezza, si apre la porta di ingresso, di larghezza m. 0.80 e altezza m. 2.00 dalla quale, tramite una scala in pietra perimetrale a sbalzo, si poteva scendere alla base del contenitore. È una costruzione interamente in mattone di formato tradizionale, posato a cerchi concentrici, fino ai conci di chiave della sommità della volta a calotta. Una piccola finestrella nella parte alta della costruzione costituisce, oltre alla porta d’ingresso, l’unica discontinuità nella trama costruttiva della ghiacciaia.

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